dices

Come Capire se il Gioco D’azzardo Diventa Malattia?

Il giocatore d’azzardo è uno stereotipo dell’italiano nel mondo. Passatempi che parlano di generazioni di italiani dal totocalcio, alla lotteria, ultima nell’ordine, la lotteria degli scontrini. Ma come e quando il gioco diventa patologico?

In italiano per indicare questa patologia tra gli psicologi e non si usa la parola ludopatia. Probabilmente l’etimo è greco da ludos = giocare e pahtos = sofferenza, cioè la “malattia del gioco”. A parte la piccola lezione, come capire se qualcuno che conosciamo o noi stessi rischiamo di diventare dipendenti dal gioco?

Nella Mente del Giocatore D’azzardo

Tante incomprensioni sul giocatore patologico sono causate dall’errata convinzione che le uniche dipendenze riguardano solo le sostanze o alcool. Queste dipendenze, in realtà, hanno molto in comune con la psicologia del gioco d’azzardo. Innanzitutto, anche la ludopatia causa sofferenze per la persona dipendente e il suo compagno o compagna o di una famiglia. È stato accertato che la ludopatia è del tutto paragonabile alle altre dipendenze almeno per questi tratti:

  • Si manifesta in modo analogo (isolamento, ansia, irascibilità)
  • Si unisce ad altre dipendenze
  • È accettata come la normalità
  • Non giocare è seguito da crisi d’astinenza, ricadute, abuso
  • Ha cure simili alle altre dipendenze

Il primo passo per la cura è certamente la consapevolezza. Perciò il giocatore che riconosce la dipendenza avrà più possibilità di sviluppare delle strategie per migliorare il rapporto con il gioco d’azzardo.

Perché si Continua a Giocare D’azzardo?

Come abbiamo visto l’ambiente culturale ha la sua importanza, ma da solo non basta. Tra i motivi più accattivanti tra i giocatori c’è sicuramente quello di sfidare la sorte. In secondo luogo, una vincita in buona compagnia è certamente motivo di divertimento e di stare insieme. La ricerca di piacere, ma anche di denaro sono due ottimi motivi per iniziare, ma non la ragione per continuare a giocare.

Cosa ci Dice la Scienza?

Ad un certo punto si perde il controllo e quello che era un passatempo smette di esserlo e diventa un comportamento compulsivo. Ma perché continuare a giocare? Magari subito dopo una vincita, cioè quando le probabilità sono minime? La vincita in sé per il giocatore non è importante, ma è il gioco che conta. È stato studiato che il principale ormone del piacere, la dopamina, è rilasciato proprio nel momento del gioco, cioè quando la vincita è ancora incerta. L’associazione frequente di rischio e ricompensa associate a lungo andare porta alla dipendenza. Questo è esattamente ciò che avviene nella testa del giocatore, ma anche nelle altre dipendenze.

Le Strategie dei Casinò

Ogni giocatore sa che entrato in un casinò le probabilità sono contro di lui. Ma l’abilità delle sale gioco sta proprio nel dare esattamente l’impressione opposta. Le slot machine ne sono un esempio lampante. Infatti, online e in sala, le slot machine si sono evolute moltiplicando le linee di azione e il numero di giri gratuiti. In questo modo si accrescono le vincite di importo minimo e la frequenza delle scommesse. Strategia che aumenta la percezione di vincita e maschera le perdite maggiori come piccoli premi vinti.

Ci Sono Andato “Vicino Vicino”

Secondo stratagemma è aumentare il numero delle “quasi vincite”. Chi progetta questi giochi, infatti, fa in modo che certe combinazioni siano più frequenti rispetto ad altre. L’aumento del numero di vincite mancate di poco o pochissimo ha un forte effetto motivante sul giocatore, specie in chi è già dipendente.

Quali Aiuti per i Giocatori Problematici?

In Italia, secondo il “Libro blu” del 2017, i ludopatici sono ben 1.7 milioni di cui in cura appena 12 mila. Per fortuna oggi la medicina riconosce che chi è dipendente dal gioco d’azzardo ha una vera e propria malattia. L’OMS e il Ministero della Salute riconoscono che la cura da questa malattia è un diritto di tutti. Per l’Italia la legge di riferimento è la 189 del 2012.

Per la diffusione del problema, sono sempre di più gli strumenti anche di diagnosi e autodiagnosi per quando si pensa di essere o di avere vicino un giocatore patologico. Questi comportamenti soprattutto più di uno iniziano a essere un campanello d’allarme.

Quali Sono i Comportamenti Più Frequenti?

  • Non controllare sulla frequenza e la quantità di denaro giocato
  • Mentire sulla quantità del denaro giocato o perso
  • Ricercare continuamente denaro per giocare
  • Chiedere i soldi per il gioco ad amici e conoscenti
  • Non riuscire non nonostante gli sforzi a smettere
  • Usare il gioco come un modo frequente per allontanarsi dai problemi

Questi sono i segnali che andrebbero riconosciuti. Ma abbiamo visto che la maggior parte di chi ha problemi di gioco non si cura. Per questo è fondamentale che chi è intorno alla persona le presti attenzione per evitare che passi troppo tempo tra l’inizio della dipendenza e la terapia comportamentale. Tempi rapidi sono essenziali sia per salvare le relazioni più strette che per attenuare il danno economico. Non minimizzare e uscire dal silenzio parlando di malattia e non di vizio deve dare il coraggio di chiedere aiuto.